Mediterranean Wine Art Fest, vino, food, agritech, arte sono i i segreti del successo della prima edizione che si è conclusa con la partecipazione di oltre duemila ospiti e l’anticipazione del contest Mosaico per il Mediterraneo nel 2023. Grande è stata la partecipazione all’evento organizzato dal MAVV – Museo dell’Arte, del Vino e della Vite, presieduto da Eugenio Gervasio. Questi i numeri dell’iniziativa: 2000 partecipanti, 150 ospiti e relatori coinvolti tra talk e incontri, oltre 30 artisti, 90 imprese e rappresentanze presenti tra agroalimentare, vitivinicolo, agritech, università, incubatori e aziende di consulenza. E poi il Brindisi alla pace e il lancio dell’edizione 2023 con la proposta di un contest Mosaico per il Mediterraneo. Il tutto accompagnato dalle serate Wine Art Music Fest incardinate nella programmazione culturale del Comune di Napoli per la “Città della Musica”.
Nel corso della tre giorni si sono succeduti numerosi esponenti del mondo delle istituzioni e dell’Università per affrontare i temi dell’agritech, della salute e della innovazione: tra questi il rettore dell’Università Federico II Matteo Lorito e il direttore del dipartimento di Agraria Danilo Ercolini oltre alla professoressa Annamaria Colao, titolare della Cattedra UNESCO per l’educazione alla salute e allo sviluppo sostenibile. Tra le istituzioni gli assessori regionali Valeria Fascione e Nicola Caputo e gli assessori comunali Teresa Armato e Pier Paolo Baretta e il responsabile di Città della musica Ferdinando Tozzi. Un grande brindisi per la pace ha visto tra i protagonisti con Eugenio Gervasio il rettore Lorito, il presidente dell’assemblea permanente del Mediterraneo Gennaro Migliore, il presidente della Fondazione Univerde Alfonso Pecoraro Scanio (intervenuto inoltre alla conferenza sulla pizza maritata con il vino insieme ad Antonio Pace), il direttore del Mann Paolo Giulierini, Rosanna Romano DG Regione Turismo e Cultura e l’ex assessore alla cultura Nino Daniele.
Gli incontri al Mediterranean Wine Art Fest, molti dei quali condotti dall’attrice Noemi Gherrero, hanno visto la presenza di alcune tra le massime eccellenze dell’enologia italiana come Luigi Moio (OIV) e Pia Donata Berlucchi (ONAV). Madrina dell’evento l’attrice Tiziana De Giacomo. Numerosi gli artisti che hanno animato le serate nel complesso di San Domenico, così come le mostre fotografiche, le sfilate di moda e addirittura un concerto “per bicchieri”.
Hanno ricevuto il premio “In Vino Veritas” del MAVV Antonio Milo e Pasquale Tarallo, come ristoratori identitari e Pholos della famiglia Patella per il binomio vino-archeologia, e il premio Dea Vite a Tiziana De Giacomo.
Il Festival è organizzato con la Fondazione Real Conservatorio della Solitaria, Identità Mediterranea Future Food Institute, Convention Bureau Napoli, Dipartimento di Agraria e Rural Hack della Federico II.
Hanno sostenuto l’evento aziende come: Blue Life, Gmed, IFIS, Manpower, Nasti Group, PCS, RAMA Eventi, Scuotto, Tecnomedit e To Be. L’iniziativa ha ricevuto il contributo del Comune di Napoli. Il MAVV Museo dell’Arte, del Vino e della Vite è una istituzione culturale che gestisce uno spazio creativo da visitare, denominato Wine Art Museum, che nel legame tra tradizione e innovazione valorizza le eccellenze enogastronomiche del territorio con il loro patrimonio culturale promuovendo il turismo esperienziale. L’esposizione museale è ospitata dal Dipartimento di Agraria e dal Centro MUSA dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, nella prestigiosa Reggia di Portici, lungo il percorso del famosissimo Miglio d’Oro, che si estende lungo la costa del Vesuvio tra Napoli, Ercolano e Pompei.
Angelo Cirasa